Coltura a blastocisto



Quando si parla di coltura di blastocisti, ci si riferisce al tempo che un embrione passa in laboratorio. Un periodo di almeno 5 giorni, in cui l’embrione passa dall’avere 1 o 2 cellule a diventare un embrione con più di 150 cellule e pronto per essere trasferito. 

Infatti, in natura, questo è esattamente il momento in cui l’embrione si impianta nell’utero della donna. Pertanto, in laboratorio, si riproduce questo processo fino allo stadio di blastocisti, per effettuare il trasferimento e/o la vitrificazione trattamenti futuri. 

Bisogna sempre considerare che non tutti gli embrioni si sviluppano da zigote a blastocisti, cioè dal giorno +1 al giorno +5 della fecondazione. Cio avviene perché il giorno +4 dello sviluppo, lo stadio di morula, è un momento decisivo della cultura. Il mancato sviluppo degli embrioni è noto come arresto embrionale.

Per molti anni, gli embrioni al giorno +3 sono stati utilizzati per il trasferimento e molte cliniche continuano a farlo. Tuttavia, aspettare fino al giorno +5, allo stadio di blastocisti, permette di raggiungere una situazione di maggiore equilibrio perchè così come avviene in natura, questo è il momento del pieno sviluppo dell’embrione per l’impianto.

Le colture di embrioni si effettuano in un ambiente favorevole al loro sviluppo. Questo aumenta la probabilità di impianto intrauterino. Naturalmente, ciò dipenderà dal caso specifico di ciascun paziente.  

Quindi, la combinazione di coltura e Time Lapse, permette un maggiore controllo sulla fecondazione degli embrioni e aiuta i biologi a scegliere l’embrione ideale per il trasferimento.

Domande frequenti

  • Perché non tutti gli embrioni raggiungono lo stadio di blastocisti? Questo può essere dovuto a diverse ragioni: la qualità dello sperma o dell’uovo che viene fecondato, la qualità dell’embrione, un ambiente poco favorevole allo sviluppo o semplicemente la selezione naturale. 
  • Quali sono i vantaggi della coltura delle blastocisti? Essa permette la selezione di embrioni adatti al trasferimento, maggiori possibilità di impianto e la possibilità di scartare gli embrioni che non si sviluppano.